DA ALESUND FINO A TRONDHEIM_18 e 19 luglio

18 luglio 2016

Oggi si é aperto un mondo.


Finite le 50 sfumature di grigio, siamo finalmente passati al Blu dipinto di blu.

Oddio, la pioggerella mattinale e qualche nuvolone, durante i 350 km della tappa di oggi, non ci sono mancati... ma alla fine pare che il cielo senza nuvole esista ancora. 

350 km. In un paese come questo vuol dire anche 5 ore abbondanti di guida. Anche perché due traghetti, una manciata di ponti, tunnel e delle strade che hanno la larghezza di un vicolo cieco, si trovano sempre. 

Quindi alle 8:30 abbiamo già lasciato l'hotel sperando di arrivare a Trondheim per le 8 di sera, pause comprese. E piove. Ma non dura. Tiè !

La prima tappa ci porta a Molde, dove arriviamo dopo una prima traversata durata circa 30 minuti.

Arrivati in città ci accorgiamo subito che c'é qualcosa di strano... Primo, é uscito il sole... Secondo, c'é gente !
È giorno di mercato nella via pedonale. C'é anche il festival del Jazz... ma noi facciamo un giro veloce, compriamo mezzo kg di fragole locali (mai mangiate di così buone... e di così care) e ci rimettiamo in viaggio. 
Molde non sembra meritare più di tanto... non ti curar di loro, ma guarda e passa...

E poi, abbiamo visto così poco il sole che, adesso che é uscito, ci viene voglia di fare tutto in fretta prima che sparisca... 



Non so cosa succede oggi ma per la prima volta in 1400 km fatti in questo paese, incontriamo una coda di auto. Sembra quasi un paese normale. 
A proposito di traffico e di strade... i pedaggi di alcuni tratti di strada, generalmente ponti e tunnel, sono peggio di Equitalia... Ma sorvoliamo, che tanto anche le fragole non scherzano.


Altra tappa, e questa merita davvero. La Strada dell'Atlantico. Vi sfido a pronunciarla giusta già al primo tentativo : Atlanterhavsvegen

Sarebbe bello vederla dall'alto, in volo... ma averla già sotto un quasi sole é già tanto. Un percorso di qualche km che si snoda unendo una serie di piccole isole. Il punto più caratteristico é un ponte in curva, subito dopo il quale ci si può fermare per passeggiare un po'. 





Resta ancora qualche nuvola, ma ormai si capisce que sparirà anche quella. Restano solo i 16° di temperatura, ma quelli non sono un problema.





Un tunnel da 5 km, con pedaggio automatico da, credo 200 Nok (circa 20€), ci porta fino a Kristiansund, famosa per la produzione del baccalà e dello stoccafisso, come si poteva immaginare dalla statua al centro del porto. Porto che, secondo loro, é anche il centro della città... La vista su Nordlandet sembra una delle cose migliori da vedere. 

Visto che é ora di pranzo, Tripadvisor ci guida in un ristorante, da Smia, dove ci imbattiamo nelle specialità locali. Quindi baccalà e affini... ma per chi ha lo stomaco forte, c'é anche l'hamburger di Hval... che in norvegese vuol dire balena. Ebbene si, qui si mangia anche questa, per chi vuole...

Comunque, il ristorante é molto quotato, a condizione di amare quel tipo di cucina. Per una portata consistente si spendono circa 25 €, acqua e servizio inclusi. Per un bicchiere di vino bisogna aggiungere oltre 10 € a causa delle elevate tasse sull'alcool vigenti in Norvegia.




Ci mancano ancora 190 km, che il GPS indica in 3 ore buone. Ma la strada é abbastanza libera, e nessuno rispetta i limiti (che sono male indicati) di 80km/h ed in 2 ore abbondanti siamo à destinazione. 

Trondheim, sotto un cielo ancora mai visto a queste latitudini. Ci accoglie il centralissimo Radisson Blu Royal Garden. Tutto l'essenziale é a due passi dall'hotel. Mi perdo nei riflessi del Nidelva, fiume che attraversa la città, con les casine colorate di Bryggene. Il cielo é ormai complice dei miei punti di vista, soprattutto quelli dal vecchio ponte di Gamle Bru, che da solo vale una sosta nella città.

Sono le 21:30 ed il sole é ancora lì. Per una volta non guasta.





Tutto é più bello, che sia in B/N oppure a colori. Giudicate voi.




E per finire la giornata, "Mens sana in corpore sano"...


A domani.

19 luglio 2016

Restituisco l'auto presa a noleggio a Bergen. L'agenzia chiudeva alle 16, lo sapevo, e per questo l'avevo noleggiata per una notte supplementare.
Seguendo le istruzioni della reception dell'albergo l'ho posteggiata in un parking a pagamento. Per la notte ho pagato circa 25€ che avrei comodamente potuto risparmiare se avessi fatto l'italiano vero... Infatti bastava lasciarla davanti all'agenzia di noleggio e tornare con i documenti la mattina alle 8 in punto. 
Sarà che ho mangiato troppo salmone, troppo baccalà o forse un po' di balena e mi sarò "norvegetizzato" un po' troppo... pazienza.

Per colazione si vede di tutto e di più, e non parlo solo di quello che la gente mangia di primo mattino. Le uova col bacon e le salsiccette le avevo viste mangiare ovunque. Ma l'aringa affumicata col caffè ed il formaggio, quella proprio non ce la posso fare.... per me sarebbe più che indigesta.

Indigesta come una coppia di italiani, l'unica dell'albergo. Che ci segue a ruota, per puro caso. Eravamo nello stesso hotel a Grodas, a Ålesund ed adesso a Trondheim. Incontrati ogni mattino colazione e per strada. Li ho anche salutati, senza essere intrusivo... Niente! Ma dico niente ! Oh, siamo gli unici 5 italiani in un raggio di 10 km. Ma dormite proprio, allora !
Fossero tutti come Simone e famiglia... saremmo già a fare casino in giro e lungo il Nidelva, quello dove ci sono le case colorate... invece, no... e magari me li ritrovo domani in aereo per le Lofoten...

Comunque... andiamo che é meglio...

Fuori si annuncia una bella giornata anche se qualche nuvola mattiniera ci mantiene ancora a 15° e 3 strati a cipolla (come dire il mio amico Francuzzo quando andiamo a fare sci alpinismo) addosso ci stanno tutti.



Nel Bryggene scatto foto a caso... le Wharves, cioè le casine che amo tanto, cominciano timidamente ad animarsi. E noi si va in giro senza meta. Ci godiamo il sole che diventa predominante, senza accorgercene giriamo per tutti, o quasi, i quartieri della città. 




Dalla vecchia città, Bakklandet, alla Piazza del Mercato, passando per il vecchio bacino di carenaggio ormai trasformato in centro residenziale, commerciale e frequentato dai giovani (il Solsiden = luogo soleggiato), le vie centrali, il lungomare per tornare a percorrere la passeggiata lungo il Nidelva e finire ancora a Bryggene. Queste casette ormai le adoro... Insomma 20 km di sana passeggiata sotto un sole che ormai acceca e scotta pure... da non credere. 












Vi sarete chiesti : "ma qui non ce ne sono?"... ci sono, ci sono... e fanno pure "pendant" in questo "chromier" di casine in legno.



Si torna in hotel per una doccia ed un po' di riposo. Questo sole nordico ci ha cotti (scherzo).

Si esce per cena che il sole é ancora alto, sono le 8 di sera e la temperatura é ideale per mangiare all'aperto. Da premettere che le terrazze dei ristoranti sono riscaldate anche d'estate perché non appena arriva l'ombra basta un po' di arietta per rinfrescarsi subito... d'altronde, ai tavoli forniscono anche le copertine...

La reflex riposa mentre noi ceniamo con vista sul porticciolo. Al Cowsea dove il menu va dal Burger al Sushi. Molto buono, servizio ottimo, prezzi da norma norvegese, dai 35€ con birra e dessert.
Ah, se il sushi in versione "large", molto particolare, può saziarvi, il dessert di sicuro non vi farà ingrassare. Infatti sembrava più un assaggio che una porzione. Ma devo dire che era buono anche quello.

Domani si vola verso le Lofoten... verso il Circolo Polare Artico, ed oltre ! ..Buzz, pardon, Niels sarà proprio a casa. Speriamo nel bel tempo.

Notte

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