10 cose da fare in estate (che a volte sembra inverno) in Norvegia
Giù al nord.
2) Prendere il treno da Oslo per Bergen. Ovviamente solo andata. Sette ore di paesaggi splendidi e di tunnel interminabili. Il treno sale fino ad oltre 1200 metri di quota per ricordarvi che qui l'inverno può tornare anche per soli 5 minuti.
3) Visitare Bergen. Sotto la pioggia, sotto il sole e sotto le nuvole. Spesso tutt'e tre insieme. Bergen è la città più piovosa della Norvegia. Ce ne siamo accorti subito.
4) Arrampicarsi sul Trolltunga. Letteralmente "la lingua di Troll". Non è l'unica escursione che finisce su un picco a strapiombo di questo paese. Ma senza dubbio è una delle più emozionanti e suggestive. Basta armarsi di un buon paio di scarpe da trekking, di pantaloni e giacca impermeabili, di qualche strato di indumenti, di qualcosa da mangiare e di una borraccia che si può riempire a mano a mano che si va su. Si, si va su... 900 metri di dislivello, quasi tutti nei 4 primi km.
Tra andata e ritorno saranno 22 km. Tra erba, roccia, ruscelli e fango. Ed ancora fango. Sarete in una delle regioni più piovose. Il fango è di casa.
Il sentiero è ben segnalato e frequentato. Il tempo cambia spesso durante le 4 ore buone per tratta. Personalmente ho preferito il cielo coperto, con un po' di pioggia ed qualche raggio di sole. Il sole picchia forte, e 20 km A/R sotto il sole secondo me si sopportano meno facilmente.
Tutto questo per una foto (e si fa anche la fila per farla) con 700 m di vuoto sotto i piedi. E ne vale la pena.
La scelta non è stata facile quest'anno. Il numero di paesi "sicuri" da tutti i punti di vista comincia a scarseggiare sul pianeta Terra. E se a questo aggiungiamo la voglia di non superare le 3 ore di volo, e diretto per giunta, le destinazioni si riducono ancora.
Aggiungiamo il fatto di cercare qualcosa che esca dall'ordinario, per non fare la vacanza balneare ma piuttosto un viaggio con posti "insoliti da scoprire", e l'equazione si risolve orientandosi in direzione Nord.
Ma quello vero. O quasi.
La Norvegia ci è apparsa subito come destinazione papabile. Certo, se cercate il sole, il caldo, i piatti saporiti, un buon caffè e la "movida" fino a tarda notte meglio andare altrove.
Anche perché, primo, non fa mai notte. Secondo, perché dopo le 18 è difficile trovare un negozio aperto. Terzo, perché dopo le 21 é difficile trovare un ristorante che serva da mangiare.
Ma la Norvegia è bella per ben altro. E di cose da fare ne abbiamo trovate, anche se, ovviamente, si può fare molto ma molto di più.
Ed ecco la lista di cose essenziali, nel disordine e dal mio umile punto di vista.
1) Visitare Oslo in un giorno. Si può fare. Dormendo due sole notti, in centro. Anche girando tutto a piedi. Senza accorgervene farete più di 20 km cominciando dalla Cattedrale e continuando dalla Galleria Nazionale per vedere "L'urlo" di Munch ed il Pensatore di Rodin.
Poi il Palazzo Reale, il Parco Vigeland, con le sue statue, il Parlamento, il Municipio, il ParcoTjuvholmen, la Fortezza di Arkensus, il Teatro dell'Opera, che ricorda la forma di un iceberg, il quartiere Barcode ed il Ponte Akrobaten. Dopo questo, se avrete avuto la fortuna di avere una giornata di sole, un drink al Magic Ice Bar vi rinfrescherà i piedi e la testa.
2) Prendere il treno da Oslo per Bergen. Ovviamente solo andata. Sette ore di paesaggi splendidi e di tunnel interminabili. Il treno sale fino ad oltre 1200 metri di quota per ricordarvi che qui l'inverno può tornare anche per soli 5 minuti.
Sul treno caffè, thé, cioccolata calda e wi-fi gratis per tenervi compagnia. Non contate sui "nordici" per cominciare una discussione di 7 ore. In caso di bisogno cercatevi una famiglia italiana per far casino.
Questo treno è il modo migliore per andare da Oslo a Bergen.
3) Visitare Bergen. Sotto la pioggia, sotto il sole e sotto le nuvole. Spesso tutt'e tre insieme. Bergen è la città più piovosa della Norvegia. Ce ne siamo accorti subito.
Mangiate un piatto di pesce al mercato, costa quanto al ristorante ma fa parte della visita.
Se volete, l'assaggio della balena comincia da qui. Impossibile perdersi il quartiere di Bryggen ed il panorama dall'alto della Fløibanen. Il tramonto rende i colori spettacolari e comincerete ad abituarvi al fatto che qui fa buio tardi, ma tardi...
Se volete, l'assaggio della balena comincia da qui. Impossibile perdersi il quartiere di Bryggen ed il panorama dall'alto della Fløibanen. Il tramonto rende i colori spettacolari e comincerete ad abituarvi al fatto che qui fa buio tardi, ma tardi...
4) Arrampicarsi sul Trolltunga. Letteralmente "la lingua di Troll". Non è l'unica escursione che finisce su un picco a strapiombo di questo paese. Ma senza dubbio è una delle più emozionanti e suggestive. Basta armarsi di un buon paio di scarpe da trekking, di pantaloni e giacca impermeabili, di qualche strato di indumenti, di qualcosa da mangiare e di una borraccia che si può riempire a mano a mano che si va su. Si, si va su... 900 metri di dislivello, quasi tutti nei 4 primi km.
Tra andata e ritorno saranno 22 km. Tra erba, roccia, ruscelli e fango. Ed ancora fango. Sarete in una delle regioni più piovose. Il fango è di casa.
Il sentiero è ben segnalato e frequentato. Il tempo cambia spesso durante le 4 ore buone per tratta. Personalmente ho preferito il cielo coperto, con un po' di pioggia ed qualche raggio di sole. Il sole picchia forte, e 20 km A/R sotto il sole secondo me si sopportano meno facilmente.
Tutto questo per una foto (e si fa anche la fila per farla) con 700 m di vuoto sotto i piedi. E ne vale la pena.
5) Girare per i Fiordi. Scontato. Avrete l'imbarazzo della scelta.
In nave, in canoa, in auto, in camper ed anche alloggiando in qualche piccola casetta in riva al nulla. Tra Bergen et Alesund incontrerete i più famosi, grandi e stretti fiordi di Norvegia. Iscritti al patrimonio dell'Unesco e non.
Da vedere, se il cielo ve lo permette. In Norvegia il cielo blu non è garantito. Per il resto c'è Photoshop.
6) Percorrere la strada dei Trolls. La Trollstigen. Partendo da Geirangerfjord (dove potere arrivare in ferry da Hellesylt) seguire la 63 e scoprire un paesaggio suggestivo. Il verde qui sembra diverso. Ancora meglio se il cielo non è completamente blu. Si aggiunge un tocco di magia alle cascate, ai ruscelli ed alle casette con il tetto in erba. Da non perdere le terrazze panoramiche prima di ridiscendere nei tornanti di una delle strade più pericolose al mondo.
7) Percorrere la strada dell'Atlantico. E riuscire a pronunciare al primo colpo il suo nome : Atlanterhavsvegen.
Una strada che sembra sospesa sul mare, saltando da un'isoletta all'altra per 8 km.
Si snoda lungo la 64, a metà strada tra Molde e Kristiansund, che vi consiglio di sorvolare, sia l'una che l'altra.
8) Fermarsi un giorno intero a Trondheim. E lasciare esprimere il colore delle sue casette, cha vale più di mille motivi per invitarvi a fare una tappa qui.
In caso anche Alesund merita una sosta. Un'arrampicata per gli oltre 410 scalini del Fjellstua vi scalderà in caso di fresco improvviso.
9) Passare dalle Lofoten. Anche solo dalla parte sud. E dormire in un "Rorbu" in mezzo al nulla, tra il canto dei gabbiani e le ventate di merluzzo essiccato.
Il resto è silenzio e riflessi nelle acque calme delle insenature e dei fiordi (piccoli). Da non perdere la visita di Å, villaggio col nome più corto del mondo, e di Reine le cui casette sembrano quelle di un presepe nordico.
Ad Å potete farvi una cultura sul baccalà e sullo stoccafisso visitando l'unico museo al mondo del genere. Nasi sensibili astenersi.
10) Farsi un bagno oltre il Circolo Polare Artico. Magari da una spiaggia che sembra Hawaii.
Di sabbia finissima ed acqua cristallina. Dove ci si arriva dopo aver scalato e scarpinato, anche in mezzo al fango, per un'ora sotto un sole che non sembra ma scotta...
E scoprire che l'acqua a meno di 10° non è poi come la si immagina... a volte sembra anche peggio. Ma anche no... In caso cercate la spiaggia di Kvalvica, merita la scarpinata.
Per maggiori dettagli e tutte le tappe del nostro viaggio in Norvegia, seguite questo link.
A presto.
Commenti