LOFOTEN_20,21 e 22 luglio
20 luglio 2016
Sveglia alle 6 in punto. Il Flybus per l'aeroporto passa alle 7:50 davanti all'hotel. Credo che il Radisson Blu sia uno dei rari hotel che hanno la fermata proprio davanti. Con 15€ a testa si va comodamente all'aeroporto in 35 minuti. Mi ritornano in mente i 140€ spesi di taxi a Oslo... ma ormai é passata.
Colazione alle 7 per avere il tempo di fare il check-out ed aspettare comodamente il bus.
Sbarchiamo alle Lofoten sotto un cielo blu, ma blu. Degno di nota. Siamo sempre orfani delle nostre valigie, senza notizie. Se tutto va bene arriveranno con la prossima nave, quella delle 21.
Facciamo strada verso Nusfjord, un piccolo villaggio di pescatori dove alloggeremo in un "Rorbu", ex-casetta di pescatori, quasi una palafitta sul mare.
Per strada ci fermiamo a Reine, un presepe sul mare. Le foto parlano da sole.
Lo stesso Rorbu visto dal retro. Sembra spartano ma dentro ci sono tutti i confort, o quasi. Cucina, pranzo-soggiorno, bagno, doccia e un ampio ingresso. Con un'ampia terrazza soleggiata attrezzata con un tavolo per fare colazione / pranzo / cena all'aperto. Certo sotto il sole é un'altra cosa. Se avesse piovuto sarebbe stato un dramma...
21 luglio 2016
Il sole é già alto da un pezzo. Dalle 2 e 20 per essere quasi precisi. I gabbiani, che fortunatamente prendono alloggio solo in una sola casa al centro, che non é la nostra, hanno già cominciato a litigare.
Non so perché litigano e non so perché non nidificano sulle casette... forse il colore. Boh !
A parte loro, nessuno parla, nessun altro rumore, neanche il vento, né bambini che giocano, né motori accesi... né Radio Maria. Ho trovato un posto dove finalmente non prende. Il paradiso esiste.
Su di noi nemmeno una nuvola. No, non c'é neanche Pupo, lasciatelo dov'é... prima che piova.
Sono uscito dall'acqua rigido come un merluzzo... da battere i denti. Ma tra le 999 cose da fare prima di morire c'era anche quelle di fare il bagno in mare oltre il Circolo Polare Artico. Non vi mostro le foto perché a quelle temperature c'era ben poca roba da vedere....
Poi cena tranquilla, nell'unico altro ristorante trovato nel raggio di 15 km. A Ramberg, l'unico appena arrivati in "centro", non potete sbagliare. Migliore come accoglienza e qualità di quello di Nusfjors ma con un servizio più lento... pazienza.
Dopo cena, come digestivo, un'altra dose di riflessi... non riesco proprio a farne a meno. Ma l'acqua sembra uno specchio ovunque...
Colazione alle 7 per avere il tempo di fare il check-out ed aspettare comodamente il bus.
Il nostro volo per Bodø, da cui prenderemo la nave per le Lofoten, é alle 10:45. Anche il bus delle 8:20 andava bene ma tanto abbiamo solo questo da fare ed é sempre meglio essere in po' in anticipo all'aeroporto.
Infatti registriamo i bagagli e sbrighiamo la pratica dei controlli molto rapidamente (nessuna coda) e possiamo aspettare senza stress...
Il volo della SAS parte in perfetto orario. Un piccolo ATR72, di quelli a elica, ed in appena un'ora e dieci minuti siamo oltre il Circolo Polare Artico.
Sbarcati e mentre aspettiamo i bagagli, ritiro già l'auto alla Herz, per guadagnare tempo. L'aeroporto di Bodø é un buco, tutto é a portata di mano.
Dicevo... Noi, siamo oltre il Circolo Polare. Le nostre valigie invece rimangono a Trondheim fino al prossimo volo.
Mi incaxxo con l'addetto all'aeroporto, che poverino nulla può contro le mancanze della compagnia. Mi spiego : a Trondheim parte un areo della taglia di quelli che si trovano negli Ovetti Kinder ogni 20 minuti quando c'é traffico... di valigie da mettere in stiva ne circoleranno tante quante se ne possono caricare in una Fiat Multipla. Il volo era diretto... come cavolo fai a perdere 3 bagagli e tutti della stessa famiglia ? Abbi il coraggio di dire che l'hai fatto apposta...
Dopo 15 minuti di formalità, ci giura che i bagagli ci saranno consegnati alle Lofoten, al nostro alloggio, prima che faccia notte.... Ma quando fa notte qui ? MAI !
Ci fidiamo, ed andiamo verso il centro di Bodø dove ci fermeremo solo per qualche ora in attesa del traghetto. In ogno caso non credo proprio che Bodø valga la pena di una sosta più lunga.
Un'ora e mezza dopo ripartiamo confermando quest'idea. Ci basta una passeggiata sotto il sole nel centro pedonale e lungo le banchine del porto turistico dove si trova anche una piccola nave per la caccia alle balene con tanto di cannone pronto all'uso.
Il traghetto (Bodø - Moskenes) é meglio prenotarlo in anticipo, altrimenti si rischia di non imbarcare se non si arriva con largo anticipo. Avendo prenotato basta arrivare 15 minuti prima. Ed anche questo parte in orario. Si ha la scelta tra le poltrone in coperta oppure il ponte dove ci vuole la coperta.
Il ponte é frequentato solo dal lato rivolto al sole... tra i due lati, sole ed ombra, c'é la stessa differenza che c'é tra marzo e dicembre.
Facciamo strada verso Nusfjord, un piccolo villaggio di pescatori dove alloggeremo in un "Rorbu", ex-casetta di pescatori, quasi una palafitta sul mare.
Per strada ci fermiamo a Reine, un presepe sul mare. Le foto parlano da sole.
Ed eccoci arrivati a Nusfjord... ed ecco il nostro Rorbu, ancora con la bassa marea. Rumore zero. Solo qualche gabbiano.
Il porticciolo a bassa marea. La marea in questo momento sale verso mezzogiorno ed verso mezzanotte, che vista la luce sembra pure mezzogiorno.
Il quartiere periferico :-)... il villaggio é costituito da diverse zone, alcune più esposte al mare aperto ed altre più riparate. Non tutte le casette hanno i servizi, ci sono anche docce e bagni in comune per vivere in modalità campeggio, che qui alle Lofoten é, come in tutta la Norvegia, molto praticato.
Il ristorante dove abbiamo cenato (molto bene). L'unico nel raggio di 10 km... Al menu c'é scelta tra carne, pesce e balena... Lasciamo vivere in pace le balene e ci alziamo con 40€ in meno a testa, senza vino.
Ed i riflessi a bassa marea restano e resteranno il mio gioco preferito di questa permanenza alle Lofoten. Visto che abbiamo avuto la fortuna di avere un tempo da favola.
Mezzanotte é passata da 30 minuti... fuori é ancora giorno. Per finire le valigie sono arrivate alle 22, come promesso... altrimenti sarebbe stata una tragedia.
Il sole risorgerà alle 2 e qualcosa...
Vado a dormire... se ci riesco.
21 luglio 2016
Il sole é già alto da un pezzo. Dalle 2 e 20 per essere quasi precisi. I gabbiani, che fortunatamente prendono alloggio solo in una sola casa al centro, che non é la nostra, hanno già cominciato a litigare.
Non so perché litigano e non so perché non nidificano sulle casette... forse il colore. Boh !
A parte loro, nessuno parla, nessun altro rumore, neanche il vento, né bambini che giocano, né motori accesi... né Radio Maria. Ho trovato un posto dove finalmente non prende. Il paradiso esiste.
Su di noi nemmeno una nuvola. No, non c'é neanche Pupo, lasciatelo dov'é... prima che piova.
La colazione dovremmo farla con la spesa che non abbiamo fatto ieri sera. Le teste di merluzzo essiccate, anche bagnate nel latte, non penso sarebbero gradite. Mi chiedo cosa ci fanno con questi scarti...
Quindi ci tocca andare al primo supermercato per comprare qualcosa. Ma prima mi lascio prendere dalla mania del riflesso... e non finisce qui.
Il mare é talmente calmo e pulito, nelle insenature, che sembra uno specchio.
Abbiamo comprato il necessario per farci un picnic all'aperto. Il cielo é blu, il sole scalda già anche se sono le 9 del mattino e ci sono ancora 18°
Prendiamo la strada verso un villaggio che ha il nome più corto al mondo. Ve lo presenta Niels.
Si trova a 45 minuti d'auto da Nusfjord, verso sud. La strada é scorrevole.
Siamo ad Å, il posto abitato più a sud delle Lofoten. È talmente piccolo che se si fosse chiamato Castellammare di Stabia, non ci sarebbe stato posto per il cartello.
Ad Å ci facciamo una cultura sullo stoccafisso e sul baccalà. Scopro, grazie al titolare del museo dello "Stockfish", che parla 5 lingue tra cui l'italiano, che l'80% dello stoccafisso prodotto alle Lofoten viene esportato verso l'Italia. Le teste erano invece mandate in Nigeria e trasformate in zuppe o addirittura mangime per polli.... non contraddico...
Da Å, ci spostiamo verso Reine, cercando di fare un'escursione che ci permetta di godere del panorama dall'alto. Ma il sentiero oltre ad essere ripido é anche fangoso. Allora diventa rischioso andar su. Peccato perché la vista dall'alto doveva essere spettacolare... torniamo indietro e facciamo una passeggiata nel villaggio di Reine, insieme a Niels... Poi mi perdo ancora nei "soliti" riflessi e presepi viventi...
Sarà, ma queste casette rosse e bianche, in mezzo al verde norvegese mi ricordano qualcosa...
Il pomeriggio é tempo di spiaggia. Sabbia finissima, cielo blu, costume da bagno e... bagno veloce in un'acqua a 10° scarsi.
Sono uscito dall'acqua rigido come un merluzzo... da battere i denti. Ma tra le 999 cose da fare prima di morire c'era anche quelle di fare il bagno in mare oltre il Circolo Polare Artico. Non vi mostro le foto perché a quelle temperature c'era ben poca roba da vedere....
Poi cena tranquilla, nell'unico altro ristorante trovato nel raggio di 15 km. A Ramberg, l'unico appena arrivati in "centro", non potete sbagliare. Migliore come accoglienza e qualità di quello di Nusfjors ma con un servizio più lento... pazienza.
Dopo cena, come digestivo, un'altra dose di riflessi... non riesco proprio a farne a meno. Ma l'acqua sembra uno specchio ovunque...
E per finire, non poteva mancarci il sole di mezzanotte. Anche se da qualche giorno, a queste latitudini, effettivamente tramonta solo per 2 ore scarse. A mezzanotte e 15 é ancora lì. E dall'altra parte, allo stesso tempo, ci sta anche la luna piena...
Anche se fa ancora giorno e che tra meno di 2 ore é di nuovo l'alba... mi sa che devo andare a dormire... non rileggo neanche quello che ho scritto...
Buonanotte
22 luglio 2016
Bel tempo anche oggi. Ce la prendiamo comoda. Abbiamo capito che qui non c'é fretta di fare le cose. Non c'é bisogno di farle prima che faccia buio... tanto non fa buio mai.
Alle 9 i gabbiani litigano già da un pezzo. Ma da dentro casa non si sentono, per cui, visto che ieri avevamo finito che era già oggi, ci siamo alzati con comodo ed abbiamo fatto colazione tranquillamente sul terrazzino davanti casa.
Oggi in programma, spiaggia e forse visita dalla parte opposta a quella fatta ieri, ammesso che ne valga la pena.
Ovviamente non avremo tempo, in due giorni di fare tutto arcipelago. Abbiamo fatto la scelta di restare nella parte sud, già molto bella di suo.
Le Lofoten meriterebbero forse qualche giorno in più, per qualche escursione selvaggia... oppure per adattarsi ai capricci della natura e del tempo. A noi va bene così... i paesaggi sono splendidi ovunque ed a volte sembra di essere in alta montagna, con resti di nevai, anche se siamo sempre in riva al mare.
La destinazione é la spiaggia di Kvalvika. Mezz'ora d'auto da Nusfjord, passando da Fredvang, e poi un'ora di scarpinata sotto il sole.
Il sentiero si trova facilmente un volta passato Fredvang. Basta fermarsi al primo parcheggio stracolmo e la partenza é proprio di fronte. Sarete già sul mare, ma la spiaggia é completamente all'opposto. E bisogna meritarsela.
Saranno circa 250 metri di dislivello, prima in salita e poi in discesa. Comincia tra rocce e sassi, poi l'immancabile fango ed erba, poi ancora sassi, roccia terra ed erba. Dove non c'é fango, il terreno é soffice come una spugna. E come una spugna rilascia l'acqua quando ci si passa sopra.
Ci saranno 25° e quel filo d'aria che basta per non farci sciogliere al sole.
Ed é arrivata l'ora di prendere il mare... anzi, come si dice, é il mare che ci prende per portarci altrove...
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22 luglio 2016
Bel tempo anche oggi. Ce la prendiamo comoda. Abbiamo capito che qui non c'é fretta di fare le cose. Non c'é bisogno di farle prima che faccia buio... tanto non fa buio mai.
Alle 9 i gabbiani litigano già da un pezzo. Ma da dentro casa non si sentono, per cui, visto che ieri avevamo finito che era già oggi, ci siamo alzati con comodo ed abbiamo fatto colazione tranquillamente sul terrazzino davanti casa.
Oggi in programma, spiaggia e forse visita dalla parte opposta a quella fatta ieri, ammesso che ne valga la pena.
Ovviamente non avremo tempo, in due giorni di fare tutto arcipelago. Abbiamo fatto la scelta di restare nella parte sud, già molto bella di suo.
Le Lofoten meriterebbero forse qualche giorno in più, per qualche escursione selvaggia... oppure per adattarsi ai capricci della natura e del tempo. A noi va bene così... i paesaggi sono splendidi ovunque ed a volte sembra di essere in alta montagna, con resti di nevai, anche se siamo sempre in riva al mare.
La destinazione é la spiaggia di Kvalvika. Mezz'ora d'auto da Nusfjord, passando da Fredvang, e poi un'ora di scarpinata sotto il sole.
Il sentiero si trova facilmente un volta passato Fredvang. Basta fermarsi al primo parcheggio stracolmo e la partenza é proprio di fronte. Sarete già sul mare, ma la spiaggia é completamente all'opposto. E bisogna meritarsela.
Saranno circa 250 metri di dislivello, prima in salita e poi in discesa. Comincia tra rocce e sassi, poi l'immancabile fango ed erba, poi ancora sassi, roccia terra ed erba. Dove non c'é fango, il terreno é soffice come una spugna. E come una spugna rilascia l'acqua quando ci si passa sopra.
Ci saranno 25° e quel filo d'aria che basta per non farci sciogliere al sole.
Ma una volta cominciata la discesa, si capisce subito che valeva la pena di sudare sotto il sole. SI ! Si suda anche oltre il Circolo Polare Artico.
Come dice mia figlia, sembra Hawaii ma é Norway... sabbia finissima, acqua turchese.
Quasi deserta. Sembra impossibile ma ci sono 26°, il sole si fa sentire in modo gradevole.
Anche Niels ne approfitta.
La spiaggia é immensa, l'acqua sfiora i 10°...
Tra le 999 cose da fare prima di morire c'era anche "Rifarsi un tuffo oltre il Circolo Polare Artico".
Fatto. Ho capito cosa prova un merluzzo quando passa alla Findus.
Ed arriva il momento di andare. Rifare al contrario il sentiero che a tratti sparisce nelle rocce e nel fango. Ma siamo contenti. Siamo stati fortunati ad avere 3 giorni di sole straordinario alle Lofoten. Ed anche caldo.
C'é chi é stato meno fortunato ed torna in elisoccorso... ma niente di grave. In effetti il sentiero é teoricamente accessibile a tutti, ma é spesso molto scosceso ed accidentato. L'incidente può capitare.
I dintorni verso nord non meritano che si si avventuri più di tanto. Allora chiudiamo qui la nostra avventura alle Lofoten. Le casette rosse, le insenature dai riflessi limpidi, la natura scolpita dagli elementi, il blu del mare, il verde tutto intorno ed il canto dei gabbiani, sempre presente, ci hanno lasciato un segno indelebile.
Un'ultima cena al ristorante di Ramberg e poi si ripeterà l'ennesima partita di Tetris per chiudere le valigie.
Domani lasciamo il Rorbu che ci ha ospitato per 3 notti e per tornare à Bodø, per una tappa di una notte, prima di prendere l'aereo per Stoccolma, dove ci fermeremo 4 notti per sigillare questo tour scandinavo. Stoccolma meriterà una pagina tutta sua nel blog.
L'esperienza del Rorbu, in un villaggio sperduto nella natura unica delle Lofoten, resta qualcosa di unico e che consiglio a tutti (tanto a parte il campeggio o il camper non é che ci sia molta scelta...)
La nostra parentesi norvegese si chiuderà quindi domenica mattina quando imbarcheremo su un volo diretto SAS da Bodø.
Lasciamo quindi il mondo di Niels, la nostra mascotte che ci ha portato quel tanto di fortuna che ci voleva affinché tutto fili liscio (valigie comprese), con un tempo capriccioso all'inizio del viaggio (più che capriccioso dovrei dire 4 stagioni, tutte insieme) ma che non ci ha impedito di fare tutto secondo programma, grazie a delle tregue nei momenti chiave.
Ma in Norvegia le condizioni avverse fanno parte dello "charme" del paese. Ed é stato bellissimo così. Le Lofoten sotto il cielo blu sono state la ciliegina sulla torta. Ci possiamo ritenere fortunati.
Aspettando il ferry, nei dintorni di Reine si trova sempre un punto di vista nuovo.
Un'ultima occhiata al panorama che qui non é mai lo stesso. Respiriamo un'ultima volta l'odore (come lo chiamano loro) emanato dai merluzzi lasciati a essiccare. Odore caratteristico qui, ma mai insopportabile, al quale ci si abitua.
Mi ci ero abituato, ma all'improvviso mi accorgo che però mi manca qualcosa. Quasi una tragedia. Una cosa impensabile fino a qualche giorno fa...
Sono 3 giorni che non vedo un cappellino giapponese munito di selfie stick. Sarebbe stato bello beccarne uno in posa davanti al baccalà... almeno col cappellino avrei fatto la differenza tra i due esemplari.
Ma da domani mi rifaccio... Promesso.
Un ultimo giro tra i Rorbu, quelli che ho amato di più... quelli col tetto d'erba verde, con le finestre bianche e la facciate rosse, (chissà perché, ma questi tre colori fanno sempre un bell'effetto... ).
Niels torna a casa, anzi non l'ha mai lasciata...
Ed é arrivata l'ora di prendere il mare... anzi, come si dice, é il mare che ci prende per portarci altrove...
Arrivederci Niels... compagno d'avventura. Non cambiare mai il tuo elmo con un cappellino a falde...
Alla prossima.
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