BERGEN_9-10 luglio
9 luglio 2016
Da oggi abbiamo una mascotte che ci accompagna, oltre che mia figlia... l'abbiamo battezzato Niels... se non fosse per i capelli potrebbe assomigliarmi...
Bergen, porta dei fiordi... ma prima il viaggio panoramico...
Buonanotte, ma vista la luce fuori dovrei dire buon pomeriggio...
10 luglio 2016
Ci siamo anche oggi... anche con le tende chiuse e la giornata densa di ieri, ci é già difficile dormire oltre le 6 del mattino.
Piove, ma non dura, giochiamo a Tetris con le valigie, colazione abbondante, giretto veloce per qualche souvenir e il treno per Bergen ci aspetta alle 12:03 in punto. Ci aspetta per modo di dire...
Quello che ci aspetta sono le 7 ore di binari su un tracciato che dicono sia uno dei più belli del mondo. E comincia bene. Caffè gratis et connessione wi-fi che viaggia come un treno...
Da oggi abbiamo una mascotte che ci accompagna, oltre che mia figlia... l'abbiamo battezzato Niels... se non fosse per i capelli potrebbe assomigliarmi...
Bergen, porta dei fiordi... ma prima il viaggio panoramico...
Facciamo in tempo a comprare 3 panini alla stazione in caso il Troll dovesse avere fame...
Io sono ottimista, parto con i pantaloncini come fossi uno scout in erba. Il fidato windstopper, però, non mi abbandona mai, e penso proprio che diventerà un compagno di mille avventure. Verso l'infinito ed oltre.
Sette ore di treno... come sarebbero state se incollata a noi non fosse arrivata una famiglia fiorentina ?
Nel silenzio profondo di un treno scandinavo (thé, caffè e cioccolata 'alda + wi-fi incluso nel prezzo) dove l'unica trasgressione per un nordico sarebbe stata quella di grattarsi il naso quando passa il controllore, noi si fa caciara che sembriamo gli islandesi agli ottavi... ed il viaggio passa in "fretta" ed in buona 'ompagnia.
Panoramico, si.. il treno... ma le gallerie non mancano per portarci fino a quota 1220 m dove arieggiano 8° scarsi... piove a tratti, cielo quasi sempre coperto ma si capisce la bellezza del paesaggio tra laghi, cascate, fiumi, foreste e cioccolata calda...
Comunque, anche se col sole sarebbe stata un'altra cosa, ma siamo al Nord quello quasi vero, ci sta anche questo...
Pareva arrivasse il sole, invece "finse".... e piove pure...
I colori dei paesaggi rendono allegra anche la pioggia... le case sembrano fatte con il Lego
Si arriva a Bergen in perfetto orario, appena il tempo di infilarci la giacca che la coppia di nordici silenziosi dietro di noi si paracaduta in fretta fuori dal treno come per dirci "caxxo, non se ne può più dei soli italiani casinisti, maccheroni, pizza e mandolino..."
Con i nostri compagni di viaggio ci si saluta fuori dalla stazione, magari ci si incontrerà nelle vie del "sentrum" che sembra già più incasinato e trafficato di quello di Oslo... ma con gli stessi zingari...
Fresco, 14° gradi scarsi... ma l'hotel é vicino. Alloggiamo allo Scandic, abbastanza ben piazzato, pulito e confortevole. Il tempo di cambiarci e di imbottirci ed il cielo si apre per mettere in risalto i colori di questa città... dove, oggi, il sole tramonta alle 23 e circa...
Come promesso torniamo da Marco ed i suoi colleghi, ci sediamo dietro il bancone e lo lasciamo fare... al menu, salmone in tutte le lingue culinarie, gamberi, merluzzo e, ci tocca, balena marinata. Anche questa linea va cancellata sulla lista delle 999 cose...
Con i nostri compagni di viaggio ci si saluta fuori dalla stazione, magari ci si incontrerà nelle vie del "sentrum" che sembra già più incasinato e trafficato di quello di Oslo... ma con gli stessi zingari...
Fresco, 14° gradi scarsi... ma l'hotel é vicino. Alloggiamo allo Scandic, abbastanza ben piazzato, pulito e confortevole. Il tempo di cambiarci e di imbottirci ed il cielo si apre per mettere in risalto i colori di questa città... dove, oggi, il sole tramonta alle 23 e circa...
Il benvenuto a Bergen ce lo dà Marco, un simpatico ragazzo di Catania, la cui storia e coraggio meritano di essere menzionati. Laureato, tre lingue + altre due parlate sotto tortura, una passione per i fumetti fino a farla diventare una vera attività... no, non fa quello di mestiere... A Bergen ha indossato una salopette arancione e passa la giornata affettando salmone e carne di balena dietro un bancone del pesce... Marco ci ha attirati con la sua simpatia, e col sorriso mi ha invitato a assaggiare anche la carne di balena (ebbene si...), mi ha detto che queste non sono a rischio estinzione (ci devo credere?), ci ha raccontato la vita a Bergen e gli abbiamo dato un arrivederci per la cena dietro al suo bancone.
Marco ed il suo lavoro... la sua passione la trovate nello sfavillante mondo di Marcus L.
Ed io posso finalmente barrare un'altra linea sulla lista delle 999 cose da fare prima di morire : "Parlare dialetto siciliano in Norvegia. Fatto."
L'esempio di Marco, la sua forza e coraggio ci hanno aperto un mondo... anche il cielo che diventa sempre più di un blu inatteso, ed il sole rende il tutto più colorato.
Ci addentriamo nel quartiere di Bryggen, assolutamente da vedere, secondo me il più bello di questa città, seconda della Norvegia dopo Oslo, tra le cui attività c'é anche quella del petrolio.
Come promesso torniamo da Marco ed i suoi colleghi, ci sediamo dietro il bancone e lo lasciamo fare... al menu, salmone in tutte le lingue culinarie, gamberi, merluzzo e, ci tocca, balena marinata. Anche questa linea va cancellata sulla lista delle 999 cose...
Anche seduti in mezzo ai resti di salmone, nei piatti di cartone e con le posate di plastica, il conto é salato come un baccalà... 80€ in tre con una birra in lattina e 2 bottiglie d'acqua naturale... ma questo si sapeva...
Sarà l'aria, sarà la balena, sarà il conto, ma fa freddino. Si torna in camera ad aggiungere uno strato di piume d'oca e si torna in giro... bisogna approfittarne, sono le 22:15 ed il sole non vuol saperne di tramontare...
Il meteo incerto ci spinge sull'ultima Fløibanen, leggete funicolare di Fløyen, dalla cui terrazza si gode il panorama di Bergen che vista l'ora, sarà accompagnato dal tanto atteso tramonto... però sappiamo già che ci toccherà tornare giù a piedi in mezzo ai Trolls..
La vista é imperdibile una volta cancellati i giapponesi... (e merita un replay)
Ore 23:03... da qui in poi ci aspettano 40 minuti scarsi di discesa panoramica fino alla stazione di partenza.
Mezzanotte... ma il cielo é ancora chiaro, non piove ed é già una gran bella cosa... abbiamo visto l'essenziale, se domani dovesse piovere almeno ci resta il ricordo.
La città si accende, i bar et le terrazze si riempiono, la gente si ubriaca ed i rom mendicano.
10 luglio 2016
Buongiorno... e piove...
Speriamo che Bergen (città più piovosa di Norvegia) non ripeta l'esperienza del 29 ottobre 2006, primo di 85 giorni di pioggia consecutivi...
Si racconta che, una volta, un turista chiese ad un bambino se a Bergen smettesse di piovere ogni tanto... il bambino rispose "non lo so... ho solo 8 anni..."
Colazione da vichinghi, smoothies ipervitaminici e fuori dall'hotel (ben situato). Freddino e qualche goccia, ma siamo attrezzati e ben coperti... Mi viene d dire "Quo Vado"... ed andiamo in giro vestiti a strati, tra case colorate e pochi turisti spaesati... ma scopriamo une bella città anche sotto un cielo grigio.
Facciamo un bel giro, evitiamo le gocce... il sole si fa vivo a tratti a fine mattinata e quando esce ci obbliga a togliere tutti gli strati da dosso per restare in maniche corte... e poi é un continuo ricominciare a coprirsi, scoprirsi, mettere l'impermeabile, toglierlo mettere gli occhiali da sole...e così via...
Ancora un passaggio al mercato del pesce. La carne scura é quella di balena... marinata, che poi non é per niente pesce... ma se é per questo al Fish Market si trova anche il salame di renna...
Ancora un giro per le casette di Bryggen, una sorta di flash back di 900 anni dove nulla é "a piombo"...
Con il sole o con la pioggia, i giapponesi restano fedeli al loro cappellino "selfie style"...
Pausa in albergo, poi ripiove, poi esce il sole e usciamo anche noi... visto che ormai abbiamo visto tutto quello che era possibile vedere e che il meteo resta sempre incerto, girovaghiamo senza meta per far prendere aria alla nostra mascotte
Ed anche se orami sono viste e riviste, io continuo a cercare scorci di colore... la luminosità cambia di continuo, e con lei anche i colori delle case intorno al porto... ed ogni volta mi sembrano diverse...
Quindi mi dispiace per voi ma io insisto...
Se da piccolo mi avessero messo un berretto così, avrei rinnegato i miei genitori...
E visto che il mondo é piccolo, passeggiando per Bryggen, incontriamo i nostri amici fiorentini di ieri... l'incontro suona come una rimpatriata, anzi, 'ome una "zingarata" (che poi gli zingari qui non mancano...) allora si passeggia e poi si va a cena insieme... Un misto di pesce locale, senza balena, ed un po' di caciara all'italiana tanto per non perdere il monopolio...
All'uscita del ristorante (la Zupperia, se proprio volete provare), neanche il tempo di salutarci come si deve che viene giù tanta di quell'acqua che in confronto il diluvio universale era asciutto...
Guarda caso, la pioggia coincide con le lacrime di Ronaldo, poi si fa sempre più fitta e sembrano quelle dei francesi che hanno perso la finale.
Anche il nostro Niels si mette al riparo... noi invece arriviamo in albergo con i pantaloni inzuppati come delle cozze...
Domani si cambia aria... speriamo non sia umida... e per una volta si va a letto presto. Magari ci fosse ancora Carosello...
'Notte
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