Sciare in Canada 1.0 - Banff - Lake Louise

Anche per quest'anno, a Kitzbuhel ci andremo l'anno prossimo. 

Una settimana a Banff-Lake Louise, in Alberta, vuol dire che si e no si scierà "solo" 5 giorni. 
E questo dopo, più o meno, 18 ore di viaggio scalo compreso e 8 ore di fuso orario. 

Ne vale la pena ? Ovviamente SI !


Certo che, vedendo il volume di bagagli al seguito sembra più una spedizione verso l'Antartide che un viaggio di piacere. Ma basta organizzarsi un pò ed il gioco è fatto. E col senno di poi, magari con meno roba in valigia.

Per cominciare abbiamo prenotato con "soli" 40 giorni d'anticipo, il che ci ha "permesso" di spendere qualche lira in più per il volo acquistato sul sito di Air Canada con scalo a Francoforte.

E stata poi la volta del noleggio auto (un SUV, ovviamente), da prenotare prima possibile per avere più scelta, e poi, con calma ma non troppa, abbiamo prenotato due hotel per 6 notti in totale.

Per le prime 3 notti a Banff, in pieno centro, abbiamo scelto il Banff Aspen Lodge. Per le altre 3 notti, il Lake Louise Inn, a Lake Louise.
Questo ci permetterà di fare qualche curva in tutte e 3 le stazioni sciistiche della zona del SkiBig3, ovvero Mount Norquay (5 min da Banff), Sunshine Village (20 min da Banff) ed, ovviamente, Lake Louise.

Chiaro che ci sarebbero le navette per accompagnarci sulle piste (ed anche dall'aeroporto) ma l'auto ci permette una più grande autonomia di spostamento.

SI PARTE !
Ma con quale equipaggiamento ? 
Visto che sapere in anticipo quale sarà la franchigia bagagli (con attrezzatura da sci) equivale a vincere un terno al lotto, ci affidiamo alla fortuna. Normalmente Air Canada concede 1 bagaglio da 23 kg + 1 sacca da sci da 23 kg + un bagaglio a mano + un accessorio
Fin qui tutto a posto... solo che il primo volo è operato da Swiss e, nonostante aver chiamato tutti i call center possibili, fino al momento del check-in non sapevamo se l'attrezzatura da sci era compresa nella franchigia oppure da pagare come extra.

Quindi, ricapitolando : 
- 2 sacche con dentro, ciascuna, 2 paia di sci, bastoncini, zainetto con ARTVA, pala e sonda, scarponcini e vario abbigliamento
- 2 valigie con tute, casco ed abbigliamento vario, adeguato alle bassissime temperature
- 2 bagagli a mano con scarponi + tutto il materiale per sopravvivere un giorno in caso qualcosa dovesse andare storto

Il tutto equipaggiato da Airtags per angosciare in diretta seguendo gli spostamenti dei bagagli in live sull'iPhone.

Check-in fatto rigorosamente la sera prima, visto che con tutta l'attrezzatura sarebbe stato necessario presentarsi in aeroporto alle 3:30 del mattino per un volo alle 7:10.

Per finire... scopriamo al check-in che avremmo dovuto pagare una franchigia per l'attrezzature da sci relativa ai voli Swiss... Ma fortunatamente l'omino del deposito bagagli ingombranti era troppo occupato a chattare al telefono per chiederci se avevamo già pagato o meno... morale, con un semplice gesto del pollice in su, carica le due sacche da 23 kg sul nastro e ci assicura che è tutto OK. Cosi abbiamo risparmiato 400 €...

ARRIVATI !
Tutti i voli partiti ed arrivati in perfetto orario, anzi con 20 minuti di anticipo a Calgary. 


Il volo verso Calgary ci ha offerto la vista sul mare Artico e la Groenlandia. Ci rendiamo conto che siamo fortunati a poter vedere, anche solo da un oblò, uno spettacolo del genere senza nuvole. 



All'arrivo, comunque, la cosa più importante è che tutti i bagagli siano perfettamente presenti.

Sbrighiamo in due minuti tutti i controlli doganali e, con due carrelli stracolmi, ci dirigiamo verso il noleggio auto pregando che il SUV noleggiato sia abbastanza capiente per ficcarci tutto dentro. 

Dopo appena 15 minuti siamo comodamente seduti dentro un bel SUV Toyota alla volta di Banff.


Lo stordimento del jet lag deve ancora arrivare. Dopo 130 km guidati senza traffico sotto un bel sole d'inverno, invadiamo la nostra camera, doccia calda, un bel hamburger di bisonte per cena, birra gelata e, senza neanche aspettare Carosello, crolliamo dal sonno.

BANFF - 1° Giorno 
Mount Norquay
Come volevasi dimostrare, le 8 ore di fuso ci hanno buttato giù dal letto prestissimo. Nonostante tutti gli sforzi, alle 6 del mattino siamo perfettamente operativi. 
Gli impianti aprono alle 9, la colazione alle 6:30... Almeno avremo il tempo per decidere che sci usare per primi... Fuori ci sono -7° il che vuol dire che ci divertiremo anche se, per un posto come questo, non c'è tantissima neve... si e no un metro caduta già da qualche giorno. 

Abbiamo optato per uno skipass da 5 giorni, valido nelle 3 stazioni del SkiBig3 e direttamente recapitato in hotel prima del nostro arrivo. A proposito, abbiamo pagato l'equivalente di 100€ al giorno, il che può sembrare eccessivo rispetto ai livelli europei. 

Per prendere confidenza con le piste canadesi, e visto il fuso orario ancora lento da digerire, tentiamo la carta della piccola stazione "familiale" di Mount Norquay dove pare che la pista n° 52 sia una delle piste battute più ripide del Nord America. 

In realtà qui, le vere piste nere sono quelle non battute, gobbate a dovere da chi ha avuto la fortuna di trovare il metro di neve fresca citato prima. 



La stazione è relativamente piccola, solo 6 impianti, con poca gente nonostante il fatto che sia domenica. Senza troppe code, dopo 4 orette mettiamo in archivio oltre trenta km di piste tra gobbe e fresato, pausa caffè compresa.





Il meteo non è dei migliori e pare che qui sia una variabile frequente. Alle 15, torniamo a Banff dove c'è una cosa che non possiamo farci sfuggire : la ipercalorica "Beavertails", letteralmente "coda di castoro", provata in versione apple pie da quasi 500 calorie a pezzo. 

Una base di pasta fritta dolce sulla quale aggiungere vari ingredienti, sempre dolci, a scelta ma senza nessun rimpianto. 


BANFF - 2° e 3° giorno
Sunshine Village
Nevica ! Non da matti, ma nevica. 

Sunshine Village si trova a 20 minuti di strada scorrevole da Banff. Il fuso orario ci aiuta ad essere pronti in pista prima delle 9, nonostante 20 minuti abbondanti di telecabina.

La stazione sembra enorme e si gira senza fare coda. Con uno strato di neve fresca si scia che è uno spettacolo. Pochi limiti, si può spaziare a 360° dentro e fuori pista. Il panorama è da cornice... almeno quando il cielo blu si alterna alle nuvole. 

Si parcheggia comodamente ai piedi dell'ovovia che porta al punto nevralgico della stazione. Da qui si può spaziare in 3 zone separate (un centinaio di piste diverse) ma servite e collegate da una dozzina di impianti. 


Anche qui, le piste nere sono da intendere come dei muri di gobbe ad altezza variabile. La neve fresca appena caduta si trasforma in borotalco curvandoci su. Spettacolo.







Una pista di rientro permette di tornare al parcheggio in 5 minuti evitando l'ovovia, ma non permette di evitare il passaggio davanti all'ennesimo BeaverTails, con sosta obbligata.


A Banff, dopo la corvée legittima dello shopping turistico, per cena azzecchiamo perfettamente il Park Distillery restaurant, al quale ci abboniamo per due sere consecutive.

LAKE LOUISE - 4° e 5° giorno
Si cambia musica. 
Il villaggio di Lake Louise non ha niente a che vedere con Banff. Il comprensorio, però, merita da solo il viaggio. Ed in più è uscito un bel sole che ci accompagnerà per tutti e due i giorni da passare qua.
Sole e degli ottimi -15° di temperatura al parcheggio. Anche -20° in cima agli impianti. Fortunatamente, nei bagagli avevamo previsto tutto l'occorrente per affrontare degnamente queste temperature.

Dal parcheggio, si attraversa a piedi un lodge dove c'è di tutto (dal noleggio sci al ristorante giapponese) e si ha la scelta tra diverse seggiovie ed un'ovovia (in tutto 11 impianti) che collegano le 164 piste di cui un buon 30% nere gobbate. 
Ma tanto, qui si può sciare ovunque, basta che ci sia neve e che non sia espressamente vietato.









Da non perdere la pista di coppa del mondo di discesa maschile, che alle 10 del mattino sa già di marmo vivo. Ma oltre a sciare in pista e fuori, a Lake Louise ci sono diverse escursioni da fare nel raggio di una 30ina di km.

Si può tranquillamente camminare, pattinare o fare sci di fondo su un lago ghiacciato (Lake Louise, con possibilità di prendere un drink al Fairmont Hotel ed anche Emerald Lake) oppure passeggiare lungo le gole di un torrente con cascata ghiacciata in premio (Johnston Canyon).

Con un po' di fortuna potete anche osservare le aurore boreali. L'assenza completa di inquinamento luminoso (basta fare qualche km lontano dai centri abitati) rende lo spettacolo del cielo stellato quasi irreale. 











Chiuse le valigie, asciugati gli scarponi e ritirato il nostro "premio" del Trifecta Challenge, per aver sciato in tutte e tre le stazioni del SkiBig3, non ci resta che fare un giretto nel centro di Calgary (circa 1 ora e 45 di strada da Lake Louise ed a 20 minuti dall'aeroporto internazionale) nelle due orette a disposizione che abbiamo prima di fare il check-in (almeno 3 ore prima vista l'attrezzatura da sci al seguito).






Un'occhiata ai grattacieli ed la nostra piccola avventura canadese finisce qua. 

Assolutamente da rifare !

Commenti

Alberto ha detto…
Stupendo,il racconto come l’esposizione delle foto è superlativo ciao
Alberto ha detto…
Superlativo!!!

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