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10 cose, serie e non, da fare a Singapore

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Prima tappa della nostra avventura asiatica del 2015, Singapore ci è subito apparsa come una città moderna, pulitissima, dotata di moderni sistemi di trasporto ed altre buone infrastrutture.  Nel suo 50° anniversario, ci è apparsa anche cara, soprattutto per quanto riguarda le strutture alberghiere, anche se cercando su internet si possono trovare offerte per strutture eccellenti rimanendo pur sempre negli standard di prezzo, sempre elevati, della città. Città sicura, lo si "capisce" già dal tagliandino che ti rilasciano all'aeroporto, insieme al visto d'ingresso, sul quale c'è scritto in rosso che il traffico di droga è punito con la pena di morte. Benvenuti... meno male che io neanche fumo... In tre giorni, smaltimento del jet lag compreso, ecco cosa si può fare : 1) Fare un bagno nell'Infinity Pool, cioè la piscina che si trova al 57° piano del Marina Bay Sand . Più che farsi un bagno, qui va di moda farsi un selfie, cercando di non annegar...

Tra Singapore e Bali...

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Quest'anno si cambia direzione... si gira verso est, per una nuova avventura. (da seguire cliccando su questi link : Singapore & Bali ) Decisione presa già a febbraio, per andare verso luoghi e culture quasi sconosciute... ed il quasi é proprio esagerato. Si vola in partenza da Milano Malpensa con Emirates , compagnia di cui avevo già vantato i meriti in occasione del viaggio a Dubai. In programma, uno stop-over a Singapore di due notti per rimetterci in sesto dopo le circa 18 ore di viaggio e poi un volo KLM per Bali dove l'avventura ci aspetta durante una dozzina di giorni. Al ritorno, per non perdere l'abitudine, altre tre notti a Singapore e poi, a meno che non si vinca al Super Enalotto, si torna a casa a smaltire la piccola sbornia delle 6 ore di jet lag. Quindi, a 11 ore dal volo, abbiamo ripetuto la solita procedura per la quale non si finisce mai di imparare, cioè quella della preparazione delle valigie che... manco il coman...

Ultime curve tra PIla e La Thuile...

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Oltre i 1800 m la neve tiene ancora in quest'inizio di aprile... l'occasione per chiudere la stagione a spasso su qualcuna tra le piste più ripide dei dintorni e forse anche d'Italia. Prima su tutte la "Franco Berthod" di La Thuile, più conosciuta come "la 3". Con una pendenza del 73%, che la foto non rende assolutamente perché uno dei "muri" é appena dietro la gobba,  vi farà sembrare molto più facili la maggior parte delle piste nere che vedrete in seguito. Soprattutto se vi capita un fondo gelato tendente al verde chiaro...  Mi sono reso conto troppo tardi che La Thuile é un ottimo comprensorio (basta che non ci sia vento), collegato (vento permettendo) con il comprensorio della Rosière, in Francia, e servito da impianti di buon livello. So già che la prossima stagione meriterà qualche visita in più dandomi modo di condividere più argomenti anche se solo un giro sulla "3" vale già largamente lo skipass. La ...