Singapore 2015

Day 1 > DA MILANO A SINGAPORE
Ci siamo… quasi…

Valigie (finalmente) chiuse e trasferimento in auto verso Malpensa. Lasciamo l’auto come al solito al « Planet Parking » dal quale con una comoda navetta ci « sputano » al terminal 1.

Questa volta la tecnica rodata del « hand luggage » non funziona. Scopro che adesso se ne può imbarcare solo uno, a testa, di appena 7 kg. Quando penso che solo di macchine fotografiche, computer e affini supero già gli 8 kg, meglio star zitto e mettere il resto in stiva. Mi sono sicuramente lasciato distrarre da qualcosa durante la preparazione… forse da un vulcano ;o)... però ci accorgiamo dopo che sull'aereo passa di tutto... vabbé...

Comunque, alla fine il volo é in orario, una borsa a testa, e tutto va bene lo stesso. 

Nel frattempo pare che i dei dell’Olimpo abbiano deciso di farci grazia dell’eruzione vulcanica che bloccava l’aeroporto di Bali. Cosa che sarebbe equivalsa a una tragedia greca (ed in questo periodo vi lascio immaginare) mettendo a rischio tutto il viaggio preparato da 5 MESI. 

Ma ci siamo, ormai si parte lo stesso ed il primo scalo é previsto a Dubai dopo circa 6 ore di volo. 


Il servizio «made in Emirates » non fa una piega…  la lista dei film é molto ricca, hostess e stewart sorridenti, poltrone comode, spazio per le gambe, pasto tutto sommato mangiabile, cioccolatino, BAILEYS, gelato e persino i TIC-TAC per farsi l’alito profumato… direi che ce la possiamo fare…

Arriviamo in leggero anticipo in una Dubai, già visitata nel 2014, avvolta dal suo velo di sabbia. Abbiamo 2 ore per attraversare i controlli di sicurezza e raggiungere il gate. 

Ai controlli, in media, un viaggiatore su 5 butta via tutta l’acqua che aveva con sé.… Considerate che siamo in pieno deserto…  

Siamo comunque in uno degli aeroporti più spettacolari al mondo. Ci troviamo 3 poltrone «lounge » per aspettare comodi l’apertura del gate per fiondarci nelle 7 ore di volo che ci separano da Singapore dove abbiamo previsto 2 notti al Marina Bay Sand, uno dei rari hotel che ci permette (forse) una camera per 3 adulti con 2 letti separati… 

Il nostro volo sarebbe in perfetto orario se non ci fosse stato un guasto al portellone.... del Gate. Morale, hanno dovuto spostare l'aereo e questo ci é costato 45 minuti di ritardo.


Day 2 > ARRIVO A SINGAPORE
Volo perfetto, arrivo a Singapore dove passiamo rapidamente i controlli, anche quelli della temperatura corporea e fortunatamente recuperiamo tutti i nostri bagagli. 

Quindi, ci si aprono le porte della città con i suoi appena 34° già alle 10, ora locale, e con un tasso di umidità ad occhio e croce di 80% che si fa subito sentire mentre ci ficchiamo nel primo taxi con gli occhi a mandorla.

15 minuti di strada a 6 corsie ed eccoci all'hotel... L'accoglienza non fa una piega, sorriso e cortesia, la nostra camera é già pronta, al 36° piano.


Doccia, costume e sù in piscina... dico sù perché la piscina si trova al 57° piano e "unisce" le 3 torri che costituiscono l'hotel.



Fa caldo, siamo quasi all'equatore, il sole scotta ed é quasi alla verticale... meglio non abusare nonostante la cremina protezione 30... qualche vasca, foto di rito ed un po' di riposo aspettando che passi il mezzogiorno di fuoco prima di uscire a passeggiare.

Dopo la siesta il cielo si copre, come volesse piovere. All'interno della galleria commerciale annessa all'hotel l'aria condizionata farebbe venire i brividi anche ad un pinguino (ed io sono l'unico ad avere il raffreddore a queste latitudini...), il contrasto con l'esterno é micidiale. Anche col cielo coperto, ci saranno oltre 36° accentuati da un tasso d'umidità che mette a dura prova tutte le mie foto.

Andiamo a passeggiare intorno a Marina Bay. La pulizia qui é qualcosa di impressionante, non c'é traccia di sporco neanche a farlo apposta. Né cicche, né mozziconi, figuriamoci una cartaccia. 




Il posto é molto bello e curato. La passeggiata é gradevole nonostante l'afa, il jet lag ed il mio raffreddore. 
La fame si fa sentire, quindi cerchiamo qualcosa da mangiare ma confesso che non é cosa facile per i nostri gusti. Non critico assolutamente la loro cucina, anzi generalmente mi piace pure, però ancora non ci abbiamo preso le misure. Alla fine finisce a pollo saltato con riso al vapore... poi mi rifaccio con una dose di frutta fresca e noce di cocco fresco. Il vantaggio é che non ci si alza da tavolo appesantiti... infatti qui sono tutti (o quasi) magri. Ci alziamo e andiamo a passeggiare.

E mentre passeggiamo, con il Marina Bay Sand a farci da sfondo, abbiamo la prova che il mondo é proprio piccolo perché ci incontriamo con un nostro vicino di casa, che attualmente lavora qui. 


Ed é lui a portarci in giro per terminare questa prima giornata a Singapore con un drink in un ottimo bar al 33° piano di una torre che ci regala una vista imperdibile su Marina Bay ed i suoi spettacoli di luci.






Sono appena le 9 di sera ma é ora di smettere di lottare con il Jet Lag ed andare a dormire. Prima però, un giro al 57° piano, quello della piscina, sorprendentemente pieno di giapponesi che, fuggendo dal sole per paura di abbronzarsi troppo, escono come i pipistrelli per bagnarsi in piscina in notturna. 

Troppo via-vai, quindi a nanna. Vedremo domani...


Day 3 >  SINGAPORE
Ma com'é che, sia che andiamo ad ovest o che andiamo ad est, alle 4 del mattino sono sempre sveglio?
Vi dico "buongiorno" ma per voi andrebbe bene "buonanotte" visto il fuso orario... Comunque mi riaddormento e tiro ancora fino alle 7:30...

Mi sento come un uomo primitivo, il cui primo pensiero del mattino era quello di trovar da mangiare. Oddio, non é que qui il cibo manchi, anzi... il problema per noi europei é trovare qualcosa di potabile e non come questo pasticcino che sembrava ottimo fino a quando non ho scoperto cosa c'era dentro...


Oppure queste fette di maiale tostato ed unto come un diesel da tagliare con le forbici..


Dopo un giro nel centro commerciale, tra le vetrine di Prada ed affini, troviamo qualcosa di più consono alle nostre abitudini. Stranamente il caffè latte é bevibile, a circa 3€, ...però é un beverone da quasi mezzo litro. Anche il muffin passa... sarà la fame residua di ieri o i resti del jet lag ma ne avevamo bisogno.

In programma abbiamo la visita dei Gardens by the Bay, di Chinatown e se riusciamo anche della Ochard road, ovvero l'equivalente della 5th avenue de NY.

Parentesi : ho la vaga impressione che la gente qui non sia né tanto simpatica, né tanto "illuminata"... magari dopo racconterò qualcosa che ci é capitato...

Dicevo : Gardens by the Bay... una riproduzione di foreste tropicali, ma anche di quelle del resto del mondo. Ci si trova dai baobab agli ulivi passando da cactus (e che cactus!) e piante carnivore. 








Il cielo é grigio sopra Singapore, ed a momenti quasi piove, le immagini non rendono la bellezza del posto e mi tocca usare dei trucchi per avere un po' di cielo blu "dipinto di blu"... ma tanto tra 2 settimane buone siamo di nuovo qua per altri 3 giorni.



Per il resto tutto pullula di scolaresche di "cinesini" che camminano ordinati come sotto un regime comunista.... beh, non sarà più comunista, ma in fondo qualcosa di disciplina gli é rimasto...




Ogni tanto mi chiedo quale sia qui l'età pensionabile e se ogni tanto si mettono in malattia... 


Come già detto, c'é anche un padiglione tropicale, "cloud forest", molto spettacolare, fresco ed anche umido... rispetto all'aperto fa anche freschino ma immagazzinare qualche frigoria non fa male vista l'afa estiva. 


Sembra sia tutto ecologico, si può vedere un filmato che simula cosa succederà nel 2100 se non si fa nulla per contrastare il cambiamento climatico... fa riflettere... veramente...


Poi mi chiedo perché nei centri commerciali, gli hotel, le auto, la metro, ecc., la temperatura non supera i 22° scarsi... 

Dopo di ché, prendiamo una metropolitana talmente pulita che sembra che vada à Amuchina (grazie sorellona !), e ci spostiamo a Chinatown. 


Tra tutte le Chinatown visitate questa é senza dubbio la più pulita di tutte... ci si trova di tutto, dalla sartoria su misura al polipo essiccato, che puzza talmente che anche le foto vengono sfuocate, ai saloni di massaggi per i piedi e molto altro ancora. 

In un salone di massaggi ci siamo entrati... ed usciti... non lo so, magari ci riproviamo in un altro posto...




C'é ovviamente l'immancabile tempio con tanto di offerte, preghiere et meditazione silenziosa. Si tratta del Buddha Tooth Relic Temple & Museum
Con noi turisti che gli giriamo intorno come fossimo dentro un zoo... senza mai mancare di rispetto però... almeno credo...

Per entrarci bisogna aver gambe e spalle coperte, ma si trovano dei parei all'entrata in caso di bisogno.


Oddio, più che pregare sembra che ripetano le tabelline, con un monaco che da il ritmo con un tamburino e tutti lì a ripetere ad alta voce.



Ancora un giretto tra le bancarelle, dove intanto é uscito il sole (ma non dura) ... e qui col sole tirano fuori l'ombrello... 



Poi di nuovo la metropolitana che non ha più segreti per noi. Il servizio di trasporti pubblici é veramente affidabile, oltre ad essere sicuro, pulito e conveniente. In ogni vagone ci sono dei posti per anziani, disabili e donne incinte che, anche alle ore di punta, restano rigorosamente liberi. 



Qui i "tag" non sanno neanche lontanamente cosa sono. 
Ah, vista la statura media degli asiatici, occhio alle maniglie per tenersi. Gli ho dato solo testate anche col mio misero 1 metro e 78.

Un giretto su Ochard road, giusto per gradire e sgranocchiare qualcosa... ci torneremo al ritorno da Bali...


Parentesi 2 : WI-FI a balla in ogni luogo pubblico... mia figlia viaggia a 3 metri sopra il cielo...

Sono le 17 e torniamo in hotel per approfittare della piscina sotto un sole che non c'é, nascosto da un cielo grigio umido. Ma fa caldo e qualche selfie si può ancora fare... ça va sans dire...



Si vi dico che il cielo é grigio, fidatevi... siamo nel 2015 e ci sono altre soluzioni...


Alle 20 ci aspetta il nostro amico "impiantato" qua, con tanto di fidanzata del luogo, che ci porta a mangiare il granchio come non lo si mangia da nessun'altra parte. Al "Mellben Signature", un posto che a prima vista sembra più una trattoria sul punto di fallire ma vi assicuro che ci sanno fare.

Parentesi 3 : qui si può mangiare per terra, ma per avere un tovagliolo per pulirsi la bocca bisogna portarselo da casa... E mangiare un Chili Crab avendo come unica risorsa una salviettina imbevuta mette a dura prova tutto il nostro "savoir faire"... 

Comunque abbiamo assaggiato una mezza dozzina di specialità ed abbiamo fatto veramente pace col mondo.

E ci siamo impregnati anche di un po' di cultura locale avendo la fortuna di "girare" con gente locale, anche se ho dovuto rispolverare tutto quel poco di inglese che non ho mai saputo ma che mi ha sempre permesso di non morire di fame...

Torniamo a piedi in hotel, ormai il jet lag ci fa un baffo... domani ci aspetta  il volo verso Bali per spaesarci ancora di più...

Buonanotte


Day  4 >  PARTENZA DA SINGAPORE
Nulla di particolare tranne una colazione in un baretto scoperto ieri, dentro la lobby dell'hotel, che propone prodotti copiati dall'Europa ma ancora mangiabili... Una sorta di Starbucks asiatico che fa un buon caffè latte oltre a diversi tipi di the. Prezzo corretto per queste latitudini. 

Dobbiamo lasciare la camera alle 11:00, ma abbiamo il volo alle 16:35... Check-out rapido ed automatico, taxi immediato, simpatico, temerario ma soprattutto economico e attesa all'aeroporto di Changi / Singapore. Il volo dovrebbe essere in orario, il vulcano ha finito, per ora, di impensierirci...



Aspettiamo l'apertura del check-in al fresco, il WI-FI funziona e mia figlia é contenta. Il volo é confermato, passiamo i controlli dove ci mettono un timbro di sollievo sul passaporto anche se non abbiamo nulla da temere.
Certo che leggendo il tagliandino che fortunatamente non abbiamo perso viene lo stesso un senso di angoscia...


Qui non scherzano, si capisce meglio perché in giro non si vede niente di losco... 

Siamo al gate, questa volta i bagagli a mano passano senza problemi, l'aereo é pronto e speriamo solo trovare il nostro autista all'arrivo a Bali.  A dopo, verso l'infinito ed oltre .... seguendo questo link,
Tra 2 settimane saremo di ritorno a Singapore per 3 notti prima di chiudere il capitolo vacanze. 









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